Traccia: Commenta questo brano, tratto da un articolo del Corriere della sera dell’11 aprile 2005: “Oggi il suicidio è la seconda causa di morte tra i giovani nella fascia di età 15-19 anni e la percentuale è triplicata negli ultimi trent’anni. Alcuni sondaggi mostrano che circa il 40 per cento degli studenti di scuole secondarie hanno preso in considerazione il suicidio in qualche occasione, più o meno seriamente” Svolgimento: E’ impressionante scoprire che il suicidio tra gli adolescenti è la seconda causa di morte, ed è anche impressionante scoprire che moltissimi giovani, almeno una volta hanno pensato al suicidio. L’adolescenza, non è un periodo facile per molti giovani, è il periodo nel quale si commettono più errori. Molti ragazzi cadono del baratro della droga e dell’alcool senza riuscire ad uscire, altri nell’anoressia o nella bulimia, mentre alcuni possono essere traumatizzati psicologicamente da una violenza … Insomma, l’adolescenza è il periodo più difficile della
L’Istituzione scolastica, in primo luogo, ha come obiettivo quello di formare culturalmente i giovani, di educarli e di farne dei buoni cittadini. La scuola è un luogo d’importanza incalcolabile per i ragazzi. Andarci è una necessità, ma soprattutto un diritto e un dovere. Ci si reca a scuola per apprendere, per socializzare e per confrontarsi con altre persone della nostra età. Il confronto è importante, perché consente di scambiare opinioni e quindi di crescere insieme. Troppo spesso non si tiene conto delle opinioni degli altri ma si ritiene che la propria idea sia la migliore e che non possa essere discussa in nessun modo. Molte volte alunni volenterosi vorrebbero seguire e partecipare attivamente alla lezione, ma questo è impedito loro dai compagni disinteressati, che disturbando, non contribuiscono alla creazione di un clima sereno in classe. Un altro esempio lampante è quello del bullismo, che si sta radicando sempre di più nelle scuole. Approfittare della propria forza, de
Il libro inizia, narrando la storia d'amore tra Biancofiore e Rivalin. Quest'ultimo, quando è sul letto di morte, si unisce con la sua Biancofiore, concependo Tristano. Successivamente Rivalin muore a causa di una battaglia e poco dopo anche Biancofiore, mentre partorisce Tristano. Il bambino viene affidato alle cure del maniscalco Rual li Fontenant, amico fidato di Rivalin. Rual fa mettere in atto a sua moglie un finto parto, in modo tale che la gente credesse che fosse suo figlio. Tristano cresce e si mostra come un uomo saggio, cortese, altruista e di nobile cuore, Un giorno, il nostro protagonista, viene rapito da una barca di Norvegesi, impressionati dalla sua bravura nell'arte degli scacchi e dal suo animo gentile. Successivamente la nave fu colpita da una tempesta e i rapitori promisero che se il diluvio si fosse placato, avrebbero liberato Tristano. E cos' fu. Intanto i famigliari piangono la scomparsa del figlio adottivo, soprattutto il padre, che
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