"La solitudine dei numeri primi" di Paolo Giordano - di Nicoletta Panarelli

Scritto da Paolo Giordano, è un romanzo che ha commosso, stupito, coinvolto, emozionato, anche deluso le aspettative di qualcuno, cresciuto grazie all'entusiastico passaparola dei lettori, il libro ha incontrato il plauso della critica ed è arrivato a conquistare molti premi, tra cui il principale riconoscimento letterario italiano, lo Strega.
Al centro della storia - e di una narrazione che corre tesa verso il finale e brucia per le sue implicazioni emotive - le vite speciali di Alice e Mattia, entrambe segnate da un episodio traumatico accaduto nell'infanzia che li accompagnerà per il resto della loro vita. Alice, soffre di anoressia nervosa e a causa della sua ferita ad una gamba rimarrà zoppa a vita e vive in solitudine e viene costantemente emarginata dai ragazzi e dagli amici. Mattia è un bambino dotato ed intelligentissimo, al contrario della sua gemella Michela che invece è affetta da una grave forma di autismo. Isolato dai suoi compagni, per via della sua "scomoda" sorella vive anche lui isolato.
Un giorno abbandona la sorella in un parco per un paio d'ore. Al suo ritorno, Michela è scomparsa, per sempre. Da quel momento Mattia diventa un ragazzo problematico senza alcun interesse nelle interazioni sociali e ha una malsana attitudine all'autolesionismo.
Questi avvenimenti segnano profondamente la vita dei due ragazzi, da lì stringono una forte amicizia particolare. Tutt'e due attratti l'uno verso l'altra, ma non riescono mai ad unirsi, divisi da un invalicabile ostacolo.
Perché leggere questo romanzo? Facile! Io ho trovato questo libro molto interessante, perché ci mostra una realtà fatta di dolore poiché è di questo che in fondo è costituito il mondo ...
Certo, parliamo di un argomento delicato e sul quale ci sarebbe così tanto da dire, ma questa lettura un po' fa pensare tutti! La scrittura e lo stile del libro sono fluidi ed immediati e rendono piacevole la lettura. Il tutto intrecciato in una trama di grandissimo effetto! Un libro che vale assolutamente la pena di essere letto!

Nicoletta Panarelli

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